/ Nuova Sabatini, il 7 febbraio riapre lo sportello
Pubblicato il 7 Febbraio 2019 in News
Con il Decreto direttoriale 1338 del 28 gennaio 2019 il direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico Carlo Sappino dispone, a partire dal prossimo 7 febbraio, la riapertura dello sportello per la presentazione delle domande per accedere alle agevolazioni previste dalla Nuova Sabatini.
La misura, i cui fondi erano terminati a inizio dicembre, è stata rifinanziata nella legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 200), che ha stanziato per la misura 480 milioni spalmati in sei anni (48 milioni di euro per l’anno 2019, 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e per 48 milioni di euro per l’anno 2024) e ha prorogato il termine per la concessione dei finanziamenti fino alla nuova data di esaurimento delle risorse disponibili.
Lo sportello riapre il 7 febbraio per le domande delle imprese. Da marzo queste ultime potranno depositare le richieste di prenotazione dei fondi.
Che cosa succede alle domande presentate a dicembre
Con un altro decreto direttoriale, il 1337, il Ministero dispone che le richieste di prenotazione presentate dalle banche dall’1 al 6 dicembre 2018 e non soddisfatte, o soddisfatte solo in parte, saranno soddisfatte con i nuovi fondi.
Le domande di agevolazione presentate in data antecedente al 4 dicembre 2018, data di chiusura dello sportello disposta dal decreto direttoriale 3 dicembre 2018, possono essere oggetto di apposite richieste di prenotazione a partire dal 1 febbraio (senza quindi necessità di ripresentare la domanda).
Le domande di agevolazione presentate a partire dal 4 dicembre 2018, data di chiusura dello sportello, fino al 6 febbraio 2019, sono invece considerate irricevibili e dovranno essere presentate nuovamente.
Benefici e beneficiari
La misura, che non cambia nel suo meccanismo, ha l’obiettivo di incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale tramite l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.
Ricordiamo che sono beneficiarie dell’incentivo solo le PMI. L’agevolazione consiste in un contributo pari al 2,75% annuo sugli investimenti ordinari e in un contributo maggiorato del 30% – pari al 3,575% annuo – per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali – compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Finora – ricordano dal Ministero – sono state oltre 63 mila le domande presentate dalle piccole e medie imprese. Complessivamente sono stati concessi contributi per oltre un miliardo di euro (1.252.237.180 euro, per l’esattezza).
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