/ R&S: Nuovi limiti di spesa per le imprese

Pubblicato il 20 Gennaio 2020 in Impresa

La nuova legge di Bilancio modifica le percentuali di contributo per il credito d’imposta Ricerca & Sviluppo, abbassandole dal 50% al 12% ed introducendo un limite di spesa massimo pari a 3 milioni di euro.
Ricordiamo che sono considerate attività di ricerca e sviluppo ammissibili le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo
scientifico o tecnologico. Il decreto del Mise, che dovrà essere pubblicato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio, detterà i criteri per la corretta applicazione delle definizioni tenendo conto dei principi generali e dei criteri contenuti nel Manuale di Frascati.
Secondo il manuale, l’attività di ricerca e sviluppo all’interno del progetto avviato dall’azienda, deve dare risultati che sono nuovi per il business, escludendo quindi le attività avviate per copiare, imitare o decodificare per poter acquisire conoscenza.
Per poter determinare la base di calcolo del credito d’imposta, sono considerate ammissibili:
a) le spese di personale relativa a ricercatori e tecnici con contratto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo. Personale di età non superiore a 35 anni al primo impiego ed in possesso di titolo di dottore di ricerca o iscritto ad un ciclo di dottorato. Questi ultimi concorrono a formare la base di calcolo per un importo pari al 150% del loro ammontare;
b) quote di ammortamento, canoni di locazione finanziari o locazione semplice, spese relative a beni materiali mobili o software utilizzati nei progetti e realizzazione di impianti pilota. Concorrono nel limite massimo complessivo pari al 30% delle spese del personale;
c) spese per contratti di ricerca extra-muros con oggetto lo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo. Concorrono per un importo pari al 150% del loro ammontare.
d) le quote di ammortamento relativo all’acquisto da terzi, di privative industriali relative ad un’invenzione industriale o biotecnologica, ad una topografia di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale nel limite massimo di 1 milione;
e) le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti riguardanti attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito nel limite massimo pari al 20% delle spese di personale;
f) le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta svolte internamente dall’impresa anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, sono ammissibili nel limite massimo del 30% delle spese di personale ovvero, nel caso di ricerca extra-muros, del 30% dei costi dei contratti.