/ ISA senza possibilità di sospensione o abolizione per l'anno d'imposta 2018
Pubblicato il 2 Agosto 2019 in Impresa
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, frena sulle richieste delle imprese e soprattutto dei commercialisti, “vittime” del caos creato dal nuovo strumento e dai malfunzionamenti del software dell’Agenzia delle Entrate.
Da mesi i commercialisti, tramite il Consiglio Nazionale e le associazioni sindacali, chiedono che gli ISA siano facoltativi per il 2019, la risposta del Ministro Tria al Question time della Camera dei Deputati del 31 luglio è la seguente: un’applicazione “depotenziata” dello strumento ISA determinerebbe un indesiderabile effetto di penalizzazione proprio per i contribuenti più virtuosi e un altrettanto non desiderabile effetto “premiante” per i soggetti con minore affidabilità fiscale.
Non si è fatta attendere la risposta del CNDCEC, con il commento del Presidente Miani che chiede nuovamente che l’introduzione degli ISA sia graduale, opzionale e “razionale”. Il tutto nella stessa giornata in cui l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un nuovo aggiornamento al software “Il tuo ISA”, con modifiche continue che rischiano di rovinare le vacanze estive a molti intermediari.
Tria frena le richieste di commercialisti e imprese
Non è certo una novità che gli ISA siano stati introdotti con molte criticità operative. Certo è che per la prima volta il Ministro dell’Economia Giovanni Tria replica alle richieste dei contribuenti.
La disapplicazione, l’applicazione facoltativa o addirittura l’abolizione degli ISA (sulla quale si era espresso il Sottosegretario Garavaglia) è da escludersi. Bisogna accontentarsi della proroga dei versamenti delle imposte sui redditi, la cui scadenza è stata rinviata al 30 settembre 2019 con il Decreto Crescita proprio per via dei ritardi relativi all’introduzione degli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Secondo Tria sarebbe dannosa un’applicazione depotenziata degli ISA per il 2019 (relativamente all’anno d’imposta 2018) per i contribuenti con elevato grado di affidabilità fiscale, (dichiarando aldurante al Question Time del 31 luglio 2019): si vedrebbero privati della possibilità di accedere ai rilevanti benefici premiali previsti dalla norma istitutiva degli ISA. I contribuenti con punteggio basso, invece, non sarebbero adeguatamente individuati ai fini dell’analisi del rischio di evasione fiscale, rispetto alla quale gli ISA costituiscono un efficace strumento, utile a definire specifiche strategie di controllo.
Question Time del 31 luglio 2019: si vedrebbero privati della possibilità di accedere ai rilevanti benefici premiali previsti dalla norma istitutiva degli ISA. I contribuenti con punteggio basso, invece, non sarebbero adeguatamente individuati ai fini dell’analisi del rischio di evasione fiscale, rispetto alla quale gli ISA costituiscono un efficace strumento, utile a definire specifiche strategie di controllo.