/ Crediti d’imposta Industria 4.0
Pubblicato il 23 Dicembre 2019 in Impresa
Le novità più importanti sono quelle che riguardano il piano Industria 4.0: dal 2020 super e iper ammortamenti si trasformano in crediti d’imposta. L’iper ammortamento sarà rimpiazzato da un credito d’imposta per gli investimenti in beni 4.0, che sarà così suddiviso:
Nella misura del 40% del costo di acquisto per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
Nella misura del 20% per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo dei costi ammissibili, pari a 10 milioni di euro.
Il super ammortamento per gli investimenti in beni strumentali sarà sostituito da un credito d’imposta del 6% valido per l’acquisto di beni strumentali effettuato dal 1 gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021, (sempre a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).
Ad essere esclusi, oltre ai mezzi di trasporto e ai beni con coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5% che erano già esclusi dal super ammortamento, sono anche i “beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti”.
Il limite per la fruizione del beneficio è di 2 milioni di euro. Il credito d’imposta potrà essere fruito in 5 anni “a decorrere dall’anno successivo a quello di entrata in funzione dei beni”.
Per gli investimenti aventi ad oggetti beni ricompresi nell’allegato B della Legge 11/12/2016 n. 232, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% a fronte di costi ammissibili per massimo 700 mila euro.