/ Schema del decreto che recepisce in Italia la Direttiva (UE), CSRD
Pubblicato il 20 Febbraio 2024 in Fisco
Dal 16 febbraio 2024 al 18 marzo 2024, il MEF ha reso disponibile per la consultazione pubblica lo Schema del decreto che recepisce in Italia la Direttiva (UE), Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD. La CSRD è entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e sarà parzialmente applicabile a partire dagli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2024. Ai sensi dell’art. 5 (recepimento) la CSRD dovrà essere recepita da parte degli stati membri entro il 6 luglio 2024.
Schema del decreto – Contenuti in sintesi
Il documento esamina il processo di recepimento della direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) nell’ambito del Green Deal Europeo, con l‘obiettivo di migliorare la trasparenza delle imprese sui loro impatti ambientali, sociali e di governance.
Introduce obblighi di rendicontazione più stringenti per un’ampia gamma di imprese, inclusi i requisiti per la rendicontazione di sostenibilità e per la verifica di tale rendicontazione.
L’entrata in vigore del recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) si colloca in diversi momenti a seconda della tipologia di imprese coinvolte:
- 1° gennaio 2024: per le grandi imprese e per le imprese madri di grandi gruppi con oltre 500 dipendenti (anche su base consolidata) che sono enti di interesse pubblico, ossia per i soggetti già tenuti all’obbligo di pubblicare la dichiarazione non finanziaria ai sensi del regime previgente;
- 1° gennaio 2025: per tutte le grandi imprese e società madri di grandi gruppi diverse da quelle di cui al punto precedente;
- 1° gennaio 2026: per le piccole e medie imprese con strumenti finanziari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati, enti creditizi piccoli e non complessi, e le imprese di assicurazione captive e le imprese di riassicurazione captive;
- 1° gennaio 2028: per imprese di paesi terzi.
ll documento che sarà in consultazione fino al 18 marzo 2024 prevede in sintesi:
1. Introduzione alla CSRD
La CSRD, pubblicata il 16 dicembre 2022 e in vigore dal 5 gennaio 2023, mira a migliorare la trasparenza delle imprese riguardo agli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) attraverso obblighi di reporting rafforzati. Questa direttiva è parte del Green Deal Europeo e si applica gradualmente a partire dagli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2024. Gli Stati membri devono recepire la CSRD entro il 6 luglio 2024.
2. Obiettivi e Ambito di Applicazione
La CSRD estende gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità a tutte le grandi imprese e gruppi, incluse le PMI quotate (escludendo le micro-imprese), e introduce standard europei di rendicontazione (ESRS) elaborati dall’EFRAG. Inoltre, introduce l’obbligo di sottoporre la rendicontazione di sostenibilità ad una verifica di conformità.
3. La Rendicontazione di Sostenibilità
La rendicontazione sostituisce la precedente “dichiarazione di carattere non finanziario” e diventa parte integrante della relazione sulla gestione. Dovrà essere redatta secondo gli standard ESRS e pubblicata secondo le tempistiche e modalità previste per i documenti finanziari dell’impresa.
4. Obbligo di Attestazione
Le imprese dovranno far attestare la conformità della rendicontazione di sostenibilità da un revisore legale o un’impresa di revisione contabile, secondo un processo che acquisisca un livello di sicurezza limitata, evolvendo verso un livello di sicurezza ragionevole.
5. Autorità di Vigilanza e Sanzioni
La vigilanza sulla conformità è assegnata alla Consob per le società quotate e non prevede ulteriori vigilanze per le società non quotate. Il regime sanzionatorio sarà adeguato all’ampliamento degli obblighi di rendicontazione, tenendo conto della dimensione dell’impresa e della complessità delle informazioni richieste.
6. Disposizioni Transitorie
Si prevedono disposizioni transitorie per facilitare l’adattamento delle imprese ai nuovi obblighi, soprattutto per quelle soggette all’applicazione immediata della direttiva.
7. Partecipazione alla Consultazione
Il documento invita alla partecipazione pubblica alla consultazione sul decreto, richiedendo contributi entro il 18 marzo 2024.
Fonte: fiscoetasse.com