/ Bonus 100 euro verso l’abolizione dal 2022: più peso alle detrazioni in busta paga
Pubblicato il 29 Novembre 2021 in Fisco
Bonus 100 euro verso l’abolizione dal 1° gennaio 2022: la revisione delle aliquote IRPEF si affiancherà ad una riformulazione delle detrazioni fiscali sui redditi da lavoro.
È questo uno dei dettagli emersi a margine dell’incontro del 25 novembre 2021 tra partiti di maggioranza e Ministero dell’Economia, nel corso del quale è stato raggiunto l’accordo politico per la riforma delle aliquote IRPEF.
Le aliquote dell’imposta sui redditi da lavoro passeranno da cinque a quattro, e verranno ridotte a vantaggio soprattutto dei contribuenti appartenenti al ceto medio.
Una riforma che si affianca all’abolizione del bonus IRPEF di 100 euro, che dovrebbe essere assorbito nelle detrazioni fiscali riconosciute in busta paga.
Introdotto dalla Legge di Stabilità nel 2015, l’ex bonus Renzi, diventato trattamento integrativo per il taglio al cuneo fiscale da metà 2020, è destinato ad essere assorbito dalle detrazioni IRPEF sui redditi da lavoro.
Si tratta di una modifica di cui si è a lungo parlato negli ultimi anni, e che è rientrata tra le richieste principali avanzate nel corso delle audizioni sulla riforma fiscale.
La richiesta di abolire il bonus IRPEF e prevedere un intervento più massiccio in materia di detrazioni si lega essenzialmente ad un’esigenza di semplificazione e ad una maggiore linearità del sistema.
Le risorse attualmente stanziate saranno quindi dirottate verso il potenziamento delle detrazioni fiscali e, dopo l’accordo politico raggiunto da partiti di maggioranza e Governo, bisognerà quindi definire gli aspetti tecnici della nuova curva degli sgravi IRPEF, ulteriore tassello che consentirà di ridurre il livello di tassazione sui redditi da lavoro dipendente.
In attesa di novità, a confermare l’abolizione del bonus Renzi a partire dal 1° gennaio 2022 è stato il Deputato della Lega Alberto Gusmeroli, Vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, intervistato da Informazione Fiscale venerdì 26 novembre.
Il bonus Renzi sarà quindi assorbito, e in parallelo verranno ridefinite le detrazioni. Alla diminuzione delle aliquote IRPEF e dei relativi scaglioni di reddito si affiancherà quindi un aumento delle detrazioni fiscali riconosciute in busta paga, che contribuirà a garantire maggiore progressività alla tassazione.
Per quel che riguarda le aliquote IRPEF, l’accordo raggiunto prevede le seguenti modifiche dal 1° gennaio 2022:
- dovrebbe scendere al 25 per cento l’aliquota IRPEF del 27 per cento,
- quella del 38 per cento al 35 per cento fino a 50.000 euro di reddito,
- superato tale scaglione di reddito si passerebbe al 43 per cento.
Il compito di definire le regole del passaggio dal bonus di 100 euro alle detrazioni IRPEF “potenziate” spetta ora al MEF, chiamato a mettere a punto l’emendamento al testo della Legge di Bilancio 2022, atteso in Senato la prossima settimana.
Dal bonus 100 euro alle detrazioni IRPEF potenziate in busta paga: cosa cambia dal 1° gennaio 2022
Sarà quindi necessario attendere per avere un quadro chiaro delle novità in arrivo dal prossimo anno.
Nell’attesa, è utile vedere come sono strutturati attualmente il bonus di 100 euro e le detrazioni fiscali sui redditi da lavoro.
Il bonus Renzi, fino al 30 giugno 2020, era riconosciuto ai contribuenti con redditi fino a 26.600 euro, per un massimo di 960 euro annui. Il totale spettante è salito a 1.200 euro dal 2021, e ad averne diritto sono i titolari di redditi fino a 28.000 euro.
Superata tale soglia, spetta una detrazione decrescente, da 97 euro circa a 80 euro, fino alla soglia dei 35.000 euro. Sono coperti dal trattamento integrativo, in misura ridotta all’aumentare del reddito, i titolari di entrate che non superano i 40.000 euro.
Il bonus di 100 euro e 80 euro si affianca al sistema delle detrazioni IRPEF riconosciute sui redditi da lavoro, differenziate per quel che riguarda lavoratori dipendenti e autonomi.
Per i primi, l’importo annuo spettante è pari a 1.880 euro e scende progressivamente fino ad un minimo di 690 euro per i redditi di importo elevato.
Per i lavoratori autonomi invece la detrazione spettante è pari ad un massimo di 1.104 euro e scende progressivamente fino ad azzerarsi una volta raggiunta la soglia dei 55.000 euro.
Sono queste, in linea di massima, le regole alla base del sistema relativo alla detrazioni fiscali sui redditi da lavoro, per il quale il MEF sarà chiamato ad una ridefinizione della struttura.
Si resta quindi in attesa di novità per capire come cambierà la tassazione dei redditi e quali i contribuenti che beneficeranno in misura maggiore delle novità della Legge di Bilancio 2022.
Fonte: Informazione Fiscale