/ Bilanci obbligatori e nuove regole di trasparenza entro il 2028

Pubblicato il 24 Gennaio 2025 in Fisco

Una nuova direttiva europea segna un importante cambiamento per le società di persone. La direttiva UE 2025/25 introduce l’obbligo di pubblicazione dei bilanci per rafforzare trasparenza, fiducia e accesso alle informazioni nel contesto imprenditoriale europeo.

Cosa prevede la direttiva UE 2025/25?

Pubblicata il 19 dicembre 2024, questa direttiva si inserisce in un percorso più ampio di digitalizzazione e armonizzazione del diritto societario europeo. Entro luglio 2028, tutte le società in nome collettivo (SNC) e in accomandita semplice (SAS) dovranno adeguarsi a nuove regole che prevedono:

  • Obbligo di pubblicazione del bilancio e di altri dati aziendali presso il Registro delle Imprese.
  • Trasparenza sui soci e sugli amministratori, inclusa la loro responsabilità economica.
  • Pubblicazione di documenti come atto costitutivo, statuto e informazioni su eventuali liquidazioni.

Le società semplici, non coinvolte in attività commerciali, rimarranno escluse da questi obblighi.

Perché è stata introdotta questa normativa?

L’obiettivo principale è quello di garantire che tutte le informazioni aziendali siano affidabili, aggiornate e facilmente accessibili sia a livello nazionale che europeo. Questo aiuterà le micro, piccole e medie imprese (PMI) a:

  • Operare con maggiore trasparenza, rafforzando la fiducia di clienti e investitori.
  • Espandersi in altri Paesi europei grazie a registri aziendali armonizzati e interconnessi.

La digitalizzazione, infatti, è vista come uno strumento essenziale per migliorare le operazioni commerciali e facilitare le interazioni tra aziende, autorità e stakeholder.

Quali dati saranno pubblicati?

Secondo le nuove regole, le società di persone dovranno rendere pubblici dati chiave come:

  • Denominazione, forma giuridica, sede sociale e numero di registrazione.
  • Generalità dei soci e degli amministratori con relativi poteri.
  • Documenti contabili, bilancio annuale e modifiche statutarie.

Ogni aggiornamento dovrà essere comunicato entro 15 giorni, garantendo così una tempestiva disponibilità delle informazioni.
Questa normativa interesserà circa 700.000 imprese italiane, che dovranno adeguarsi a standard simili a quelli delle società di capitali. Anche se l’adeguamento richiederà un investimento in termini di tempo e risorse, i benefici in termini di fiducia e visibilità sul mercato interno ed europeo saranno significativi.

L’introduzione della direttiva UE 2025/25 rappresenta un passo importante verso un’Europa più trasparente e interconnessa. Per le società italiane, è fondamentale cominciare subito a pianificare gli adeguamenti richiesti, cogliendo questa opportunità per migliorare la propria presenza sul mercato e rafforzare le relazioni con clienti, fornitori e investitori.