/ Bando Brevetti +2023: come presentare le domande
Pubblicato il 26 Ottobre 2023 in Finanziamenti
Dal 24 ottobre 2023, le micro, piccole e medie imprese interessate possono presentare domanda di assegnazione dei contributi del bando Brevetti +2023. La misura finanzia l’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato. È necessario che il brevetto sia in regola con il pagamento delle tasse di mantenimento in vita. La domanda deve essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica di Invitalia. Le istanze saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino ad esaurimento dei fondi, pari a 20 milioni di euro.
Ai nastri di partenza il bando Brevetti +2023, che mette a disposizione contributi a fondo perduto a favore delle PMI per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
Dalle ore 12 del 24 ottobre 2023 si aprirà infatti lo sportello per la presentazione delle domande.
Il budget complessivo destinato all’iniziativa è pari a 20 milioni di euro, di cui una quota, pari al 5% dei fondi totali stanziati, è riservata alle imprese in possesso del rating di legalità.
Modalità e termini di presentazione della domanda sono stati fissati dal decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy 3 agosto 2023.
Chi può presentare domanda
Potranno presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese (PMI), anche di nuova costituzione (vale a dire le imprese costituite nei 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda), con sede legale e operativa in Italia ed operanti in tutti i settori, ad eccezione di quelli esclusi dagli aiuti “de minimis”.
Come chiarito da Invitalia nell’ambito delle FAQ pubblicate sul proprio sito, le forme giuridiche consentite sono:
- ditte individuali;
- società di persone;
- società di capitali;
- cooperative.
Per essere ammesse le impreserichiedenti dovranno essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
- titolari o licenziatari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 1° gennaio 2022;
- titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1° gennaio 2021 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 1° gennaio 2021, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo” che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.
Ulteriori requisiti richiesti
Le imprese che presentano domanda per essere agevolate devono rispettare inoltre i seguenti requisiti:
- essere iscritte nel Registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche.
Quali sono i progetti finanziabili
Le domande presentate dovranno prevedere l’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
Il piano proposto potrà prevedere i seguenti servizi (di cui obbligatoriamente almeno un servizio della Macroarea A):
A) Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso Proof of Concept):
- studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, definizione ciclo produttivo, layout prodotto);
- progettazione produttiva,
- studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, anche in un’ottica di incremento del valore del TRL;
- progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo;
- analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso;
- test di produzione;
- rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda;
B) Organizzazione e sviluppo:
- organizzazione dei processi produttivi;
- analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
- definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi;
C) Trasferimento tecnologico:
- predisposizione accordi di segretezza;
- predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
- contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati).
Gli importi richiesti per i servizi relativi alle Macroaree B) e C), complessivamente, non potranno superare il 40% del totale del piano richiesto.
Il progetto non potrà basarsi su un unico servizio. Tuttavia, sarà possibile prevedere servizi specialistici relativi ad un’unica Macroarea, purché si tratti di almeno due servizi relativi alla Macroarea A (Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione).
Il progetto presentato dovrà essere relativo ad un brevetto che non sia già stato oggetto di finanziamento nei precedenti sportelli della misura. È inoltre necessario che il brevetto sia in regola con il pagamento delle tasse di mantenimento in vita.
Durata piano dei servizi
Saranno ammissibili solo le spese sostenute successivamente alla data di presentazionetelematica della domanda di agevolazione. Il piano dei servizi, invece, dovrà essere concluso entro diciotto mesi dalla data di ricezione da parte di Invitalia dell’atto di concessione del contributo sottoscritto dal richiedente.
Qual è l’agevolazione concessa
L’incentivo, erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, può arrivare fino all’80% dei costi ammissibili, percentuale che sale al 100% per le imprese che, al momento della presentazione della domanda, risultano contitolari, con un Ente Pubblico di Ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS), della domanda di brevetto ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti Enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali. In ogni caso, il contributo è concesso in “de minimis” ed è riconosciuto per un importo massimo pari a 140.000 euro.
Come presentare domanda
Le domande di contributo possono essere presentate dalle ore 12:00 del 24 ottobre 2023 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili esclusivamente tramite la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia (www.invitalia.it).
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Ciascuna impresa potrà presentare un solo progetto di valorizzazione relativo ad un unico brevetto che non sia già oggetto di un’altra domanda presentata.
Non ci sono graduatorie, le domande verranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione. Dopo la verifica formale, è prevista una valutazione di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di Invitalia.
Qual è la documentazione da allegare alla domanda
Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:
- dichiarazioni sostitutivedell’atto di notorietà: requisito di microimpresa/PMI, aiuti in regime de minimis, di regolarità contributiva, assenza di partecipazioni societarie tra impresa e fornitori, di non aver ottenuto altri incentivi pubblici concessi a titolo di aiuti di stato aventi ad oggetto le stesse spese, carichi pendenti ed informazioni iscritte nei casellari giudiziari, procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
- documentazione attestante lo stato di avanzamento del percorso di brevettazione o la eventuale titolarità/contitolarità del brevetto;
- documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle tasse relative al mantenimento in vita, ove dovute;
- preventivi di spesa con descrizione dettagliata delle attività previste e del relativo impegno espresso in giornate/uomo, redatti dai fornitori in originale.
Fonte Ipsoa