/ Misura anticrisi regione per regione
Pubblicato il 13 Marzo 2020 in Emergenza COVID
VENETO: approvato accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga.
Anche il Veneto si prepara a sostenere la cassa integrazione in deroga anche per le imprese con meno di 6 dipendenti.
Le risorse già disponibili ammontano a 58 mln di euro a cui vanno aggiunti ulteriori 5,5 mln sbloccati dalla Giunta.
La Regione mira a rendere più semplice ed accessibili le misure per la richiesta.
Cofidi Veneziano
Lo scorso 12 marzo, il Consiglio di amministrazione di Cofidi Veneziano ha deliberato di mettere a disposizione un platfond da 20 mln di euro, caratterizzato da pricing agevolato, un processo di delibera rapido e da finalità di liquidità pura.
con questa azione, Cofidi finanzierà le imprese con un importo compreso tra i 10 e 150 mila euro – che non vada oltre il 30% del fatturato, favorendo la liquidità senza giustificativi di spesa. L’importo sarà elargito senza spese di istruttoria alle PMI ammissibili al Fondo Centrale di Garanzia e/o alla Riassicurazione della Regione Veneto, con rata mensile per un periodo della durata massima di 60 mesi.
LOMBARDIA: smart working e cassa integrazione.
La Lombardia ha varato misure per sostenere le proprie imprese come il bando per l’adozione di piani aziendali di Smart Working, stanziando 4,5 mln di fondi europei. L’obiettivo è sostenere imprese, professionisti e partite iva che vogliono attivare questa modalità di lavoro con la concessione di un voucher a fondo perduto del valore tra 2.500€ e 15.000€. si potranno acquisire servizi di consulenza e formazione per l’adozione del piano con relativo accordo aziendale, ma potranno anche essere acquistati gli strumenti tecnologici funzionali all’attuazione del piano. Lo sportello sarà attivo dal 02 aprile fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Previsto anche lo stanziamento di 135mln per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa integrazione in deroga. Si tratta di una misura anti-licenziamento con l’obiettivo di estendere a tutti i lavoratori gli strumenti che garantiscano l’erogazione di indennità economica sostitutive al reddito che viene a mancare a causa della riduzione delle attività economiche. La misura sarà immediatamente attiva con effetto retroattivo dallo scorso 23 febbraio.
EMILIA ROMAGNA: credito, mutui e welfare per imprese e famiglie
Anche l’Emilia Romagna ha messo a disposizione 45 mln di euro per aiutare le proprie imprese ed i propri cittadini. Saranno così suddivisi:
- 10 mln di euro per l’intero sistema delle imprese, a partire dalle PMI, per l’accesso al credito a zero interessi. L’operazione sarà realizzata assieme a Consorzi fidi e banche e sarà in grado di generare investimenti per almeno 100 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire liquidità nell’immediato e far ripartire gli investimenti non appena possibile;
- Fino a 5 mln di euro per misure di welfare a favore delle famiglie. Fondi straordinari destinati ai Comuni con i quali si stanno già definendo gli interventi.
Nei giorni scorsi erano stati stanziati altri 38 mln di euro per la cassa integrazione in deroga della durata di 1 mese. Anche l’Emilia Romagna ha previsto la retroattività della misura a partire dal 23 febbraio. Potranno farne richiesta i datori di lavoro del settore privato e le unità produttive dell’Emilia-Romagna. Vi accedono anche i datori di lavoro che siano appaltatori di opere o di servizi ed i soci lavoratori con contratto di lavoro subordinato delle società cooperative.
Restano esclusi, invece, i datori di lavoro domestici.
FRIULI VENEZIA GIULIA: Consiglio regionale, unanimità per pacchetto anticrisi
Lo scorso 11 marzo il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il pacchetto di provvedimenti di natura urgente che la Giunta ha predisposto per sostenere il mondo economico della regione in questo momento di difficoltà.
Si tratta di un intervento iniziale che prevede lo stanziamento di oltre 33 mln di euro.
Tra le misure oggi approvate, lo spostamento della scadenza per il pagamento dell’Irap e la proroga di quello delle rate sui prestiti alle aziende concessi dalle finanziarie regionali.
Il disegno di legge n.84 ‘Prime misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da coronavirus, ha precisato l’assessore, “interviene principalmente sui settori economici (commercio, il turismo e i servizi) che hanno risentito nell’immediato dei significativi cambiamenti delle abitudini dei cittadini e delle restrizioni, “.